Un mestiere all’insegna del cambiamento quello del manager della ristorazione!
In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un cambiamento radicale della ristorazione, una vera e propria rivoluzione.
Sono nate nuove formule e nuovi modi di fare ristorazione, sempre più veloci o, in contrapposizione, con una cura spasmodica per il cliente che cerca un po’ di relax da una vita con ritmi sempre più sostenuti.

Si assiste ad una vera e propria spaccatura dell’offerta con da un lato, le nuove tendenze modaiole o meno e nuovi format ( prosumer ) dove il cliente diventa partecipe della realizzazione della propria consumazione, e dall’ altro un’elevazione del livello di servizio altamente qualificato dove niente viene lasciato al caso, facendo vivere al consumatore finale un’esperienza unica nel suo genere.

È per questo motivo che sono nate nuove figure professionali come il Food e Beverage Manager o il Restaurant Coach, sconosciute fino a poco tempo fa, ma ormai divenute fondamentali per una corretta gestione del locale, inteso come una vera e propria azienda.
I media, in particolar modo la TV, hanno incentrato la loro programmazione quasi esclusivamente su programmi di cucina, Masterchef e Hells Kitchen su tutti, facendo avvicinare sempre più giovani e meno giovani alla ristorazione di livello, settore nel quale la crisi economica non si è fatta sentire in maniera molto incisiva. Per dire questo basta guardare i dati statistici (+1,4 %) con i quali si è chiuso il 2015.

Seppur di poco ma il settore ristorativo è stato uno dei pochi a chiudere con un segno positivo. La crescita della domanda di ristorazione si spiega con il cambiamento degli stili di vita, al punto che il benessere di un Paese può essere misurato in base all’incidenza dei consumi extradomestici: si prevede dunque che l’attuale 30-33% di incidenza del consumo extradomestico possa aumentare fino a raggiungere i livelli americani che si attestano oramai intorno al 50%.

Per stare al passo con i tempi il moderno manager della ristorazione deve quindi ricorrere ad una continua formazione personale, ad un allenamento continuo che possa fornire gli strumenti adatti, per affrontare le diverse tematiche dell’ attuale richieste di mercato.

Non si dovrà farsi trovare impreparati con l’offerta obsoleta o inadeguata, causa un fallimento totale o parziale dell’impresa. Si dovrà sempre sapere cosa-come-quando vendere i “prodotti” sempre adeguati alle richieste del mercato e quindi della clientela.

È curioso notare come la vertiginosa crescita della domanda di pasti fuori casa abbia causato il passaggio da una produzione artigianale (la pasta fatta in casa), in cui la produzione e la somministrazione erano fortemente integrati, ad un’organizzazione industriale in cui i due momenti sono sempre più separati, per far fronte ad un servizio sempre più veloce che richiede tempi di attesa ridotti fino al 50%.

 

Per finire solamente il manager della ristorazione che saprà migliorarsi con un adeguata formazione ed informazione su quelle che sono le nuove tendenze del settore, saprà cavalcare l’ onda del successo: per tutti gli altri rimarranno le briciole della torta….